Questa O.S. ha già ribadito, ai tavoli di confronto con l’azienda, quanto il
nuovo progetto di riorganizzazione in M.P., presentato alle OO.SS. nel mese di
Dicembre u.s., non convinca, sotto molti aspetti.
L’osservazione critica più rilevante, che si desume dall’analisi dei
dettagli, è che, al di là di generiche, quanto surreali, frasi ad effetto che millantano di
“rilancio” di “riorganizzazione mirata al rafforzamento” di “miglior presidio del
mercato”, in effetti, si registrano innumerevoli tagli, accorpamenti e razionalizzazioni
che portano, invece, in direzione diametralmente opposta,ad una involuzione del
settore, in ottica sicuramente difensiva e non già di aggressione e rilancio.
Ed anche la parte che attiene la riorganizzazione degli uffici postali
rappresenta un momento di regresso, rispetto al presente, e non un rafforzamento
mirato allo sviluppo.
Sorprende ed allo stesso tempo delude profondamente la scelta di
penalizzare, in maniera più che significativa, quegli uffici che la stessa azienda ha
definito, in tutti i consessi, vero motore del settore, definendoli “Strategici”e
garantendo loro un supporto gestionale/organizzativo attraverso figure specifiche che
ne consentivano una gestione “coerente” con la complessità degli stessi, gli obiettivi
assegnati e la produzione richiesta.
E non ci sembra che nulla sia stato, fino ad oggi, regalato a questi UP: la
complessità organizzativa, la quantità di risorse gestite, gli obiettivi assegnati, il
bacino commerciale di riferimento, la produzione richiesta, rappresentavano gli
elementi, oggettivi, che rendevano “necessaria” una specifica struttura a supporto del
DUP che garantisse, all’interno dell’UP, il governo degli aspetti gestionali, produttivi
e commerciali.
I vari Referenti Operation, i Professional Commerciali, i collaboratori
F.E. e B.O. nascono in quest’ottica, per presidiare le molteplici attività che si
sviluppano all’interno di questi uffici.
L’assimilare, oggi, gli UP Strategici agli altri uffici Centrali, da un punto
di vista organizzativo/gestionale, rappresenta non solo un non senso, ma anche la
negazione di quanto fatto fino ad oggi (e dei risultati ottenuti).
Da un punto di vista prettamente aziendale/commerciale rappresenta,
poi, una ferita, mortale, al cuore della produzione.
Scelte che non si riescono non solo a condividere, ma anche a
comprendere. Da qualsiasi prospettiva le si guardi.
Non è mai piacevole, per una O.S, accettare tagli di posti di lavoro. Ma
con grande senso di responsabilità abbiamo sempre condiviso, negli anni, le
razionalizzazioni, laddove necessarie.
Laddove venivano meno il prodotto e/o i servizi.
Qui si taglia la carne viva. Qui si taglia laddove viene richiesta la
massima produzione e la più elevata attività commerciale. Che sono il pane con il
quale si sostiene quest’Azienda!
C’è allarme e sgomento tra i Lavoratori e tra i DUP per la china che sta
prendendo questa azienda e questa O.S. non può che condividerle,denunciando, con
forza, la miopia di una politica che sta portando, questa Azienda, a rinchiudersi,
sempre di più, su se stessa.
Si tratta dei più grandi uffici del Paese, quelli con tre o più sale, con lo
Shop, con progetti vari, provati e sperimentati senza soluzione di continuità, con
15/20 e più sportelli, con 40/70 dipendenti da gestire, organizzare, motivare,
indirizzare commercialmente, con una quantità di clientela non raffrontabile, da
accogliere, gestire ed indirizzare commercialmente. Dalle otto antimeridiane fin quasi
alle venti.
Qualcuno ritiene che, da domani, questi uffici si possano, veramente,
gestire con un A2 ed un B? O è più plausibile che, da domani, in questi uffici
scoppierà il caos?
Alla fine, a parte tutte le considerazioni del caso, basta ricordarsi che si
tratta di soli 273 uffici…certo i più in vista, i più grossi, ma solo 273!
Distinti saluti
IL COORD. REG.LE QUADRI SLP-CISL IL SEGRETARIO REG.LE SLP-CISL
Giuseppe Strano Giuseppe Lanzafame