Federazione Lavoratori Poste
Segreteria Regionale Sicilia
I QUADRI DELLA REGIONE SICILIA
ESPRIMONO
Il profondo disagio della Categoria a fronte di
- Politiche aziendali volte ad esporre i Quadri a rischi comportamentali
- Iniziative, indirizzi, atteggiamenti sui territori lesivi della dignità dei Quadri ed irrispettosi del ruolo
- Utilizzo di linguaggi, pressioni, minacce, ricatti sempre più palesemente esplicitati
- Assenza conclamata di mezzi e risorse, strumentali ed umane, a fronte degli esponenziali incrementi di produttività richiesti
- Continui, eccessivi, processi riorganizzativi, parziali e mai definiti, troppo spesso inadeguati, che puntano all’esclusivo contenimento dei costi, al taglio, mai indirizzati al mercato, alla qualità sostenibile, alla crescita attraverso investimenti, al coinvolgimento delle persone.
- Un sistema valutativo sempre più sbilanciato e piegato a logiche di parte ed estemporanee, non più oggettivo strumento di valutazione, ma strumento di ricatto e di emarginazione aziendale
- Una insostenibile accelerazione delle pressioni unite da un’anomala concentrazione di responsabilità su di un’unica figura, amplificate da un inverosimile innalzamento del livello degli obiettivi commerciali, di qualità, di gestione.
I QUADRI DI PCL
REGISTRANO
- L’assoluto disinteresse aziendale sul comparto recapito/logistico
- Processi riorganizzativi non funzionali a restituire qualità ed efficienza al settore
- Interventi sugli uffici di recapito limitati all’esclusivo taglio di risorse e di zone
- Gravi situazioni di accumulo di giacenze e di zone non servite derivanti dalla nuova riorganizzazione
- Una strutturale assenza di mezzi e risorse che determina gravissime difficoltà operative ai quadri responsabili degli uffici di recapito
- Assenza di progetti e di investimenti sui CMP e sulla Logistica che pagano altissimi prezzi in termini di mancata qualità che penalizza l’intero processo di raccolta, trasporto, smistamento, distribuzione
- Gravissime difficoltà operative nei Centri di Meccanizzazione Postale a causa della cronica assenza di personale aggravata dalla insostenibile concentrazione di personale inidoneo, oltre che dalle imminenti ferie estive
DENUNCIANO
- L’utilizzo volutamente punitivo dello strumento dei procedimenti disciplinari nei riguardi dei quadri di PCL
- La palese volontà aziendale di creare sui posti di lavoro ed in particolare tra i Responsabili degli uffici di recapito un clima di pesante condizionamento psicologico e di paura
RICHIEDONO
- Il pieno esercizio del ruolo
- Un piano di rilancio per il settore mirato, oltre che all’efficientamento, anche al rilancio ed alla crescita
- Il rilancio del sistema logistico postale, vero cuore pulsante dell’intero comparto
- Di fare della qualità al cliente il punto centrale dell’intero processo riorganizzativo del settore postale
- Il ritiro delle strumentali contestazioni fatte a centinaia di quadri in tutta Italia, coinvolti da un sistema pensato e realizzato a livello centrale, in un’azienda che pratica, nei riguardi dei sottoposti, evidenti azioni coercitive che annullano ogni possibilità di libero arbitrio e condizionano, fortemente, i soggetti più esposti come i Quadri
Per quanto sopra
DICHIARANO
LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA CON L’ASTENSIONE DALLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DAL 9 GIUGNO AL 8 LUGLIO
I QUADRI DI MERCATO PRIVATI
REGISTRANO
- Per gli UP NMDS, interventi riorganizzativi spacciati per rivoluzionari, ma che sono, in realtà, superficiali e per nulla incisivi né in termini di miglioramento qualitativo gestionale, né di offerta commerciale. Nulla apportando all’attuale struttura organizzativa. Una ristrutturazione limitata alla sola segmentazione della clientela e, attraverso questa, all’applicazione di un cosiddetto “metodo” lavorativo che, nella sostanza, esaspera, ai massimi livelli, le attività in funzione degli obiettivi. Al di là di ogni ragionevole, umana possibilità.
- Una pericolosa involuzione dei sistemi informatici (Rete, Hardware, Software) del tutto inadeguati alle attività richieste
- L’inarrestabile emorragia di risorse, OSP in particolare, con diffuse situazioni di fortissima criticità operativa
- L’assenza di trasparenza e di strumenti, verificabili e condivisi, nella definizione degli organici degli UP. Definiti,utilizzati, modificati secondo logiche parziali e per nulla chiare, quindi potenzialmente discriminatorie.
- Una gestione degli obiettivi commerciali basata, esclusivamente, sui consuntivi e sulla complessità organizzativa che penalizza gli UP più produttivi e non tiene conto dei bacini di riferimento e delle condizioni, endogene ed esogene, che incidono sugli andamenti commerciali.
- L’assenza di una reale valutazione (e quantificazione) delle attività e delle risorse necessarie alla manutenzione della massa di clientela gestita (postvendita)
- Sistemi incentivanti assurdi, per complessità, comprensibilità e gestione. Tali da richiedere, ad oltre cinque mesi dall’avvio, interventi, pseudo chiarimenti ( ancora tutti da verificare…), con obiettivi irreali ed in qualche caso sconcertanti (vedi Set Sviluppo Prodotti per tutti….)
CONTESTANO E RIGETTANO
- L’attuale politica aziendale nei loro riguardi mirata ad indurre errori comportamentali ed a successivi possibili procedimenti disciplinari. Procedimenti, sempre più spesso, sproporzionati rispetto alle reali mancanze
.
SOLLECITANO
- Una vera riorganizzazione degli UP, pensata in funzione delle nuove necessità, non solo commerciali, attraverso la netta separazione della gestione commerciale da quella gestionale in termini di figure dedicate, di una chiara e più ampia definizione (individuazione) delle responsabilità commerciali e gestionali.
- L’individuazione, per tutti gli UP Standard, della figura del Collaboratore. Uno per gli UP monoturno, due per i doppio turno
- L’istituzione della figura di RCUP in tutti gli UP Relazionali e Centrali con responsabilità piena su obiettivi ed andamento commerciale.
GIUDICANO
- Superficiale ed apparente la pseudo riorganizzazione dei NMDS e velleitari i miglioramenti pretesi
RICHIEDONO
- La doppia timbratura a fronte del venir meno del rapporto fiduciario con la Categoria sempre più oggetto di ripetuti ed offensivi attacchi che puntano a minarne la credibilità e la professionalità
RIVENDICANO
- La centralità della figura nel panorama produttivo aziendale e, quindi, il pieno esercizio del ruolo a tutto tondo. Non solo quando ci sono da individuare responsabilità, ma garantendo ai Quadri reali momenti di interlocuzione su obiettivi, risorse (umane e materiali) degli uffici di pertinenza. Si è Capi sempre.…
LAMENTANO
- L’assenza di informazioni, dati, andamenti vs obiettivi, nella normale attività lavorativa ed in particolare, preventivamente rispetto a convocazioni/riunioni nelle quali si preferisce lasciare il quadro in un’evidente situazione di difficoltà non consentendo così una gestione dialettica degli incontri , né contraddittorio alcuno.
Per quanto sopra
DICHIARANO
LO STATO DI AGITAZIONE DELLA CATEGORIA CON L’ASTENSIONE DALLE PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DAL 9 GIUGNO AL 8 LUGLIO
IL COORD. REG.LE QUADRI SLP-CISL IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL
Giuseppe Strano Giuseppe Lanzafame
Palermo, 30 maggio 2016
Il Segretario Regionale SLP-CISL
(Giuseppe Lanzafame)
allegato pdf