E’ ormai da lungo tempo, soprattutto dall’avvio della “Postepay
Lunch” in alcuni capoluoghi della Sicilia, che i lavoratori
lamentano una mancanza di trasparenza nell’erogazione e nella
esigibilità del buono pasto, diritto sancito dal vigente CCNL.
Lo strumento tecnologico che soppianta il buono cartaceo non
produce i benefici che l’Azienda aveva assicurato e “proclamato”,
malgrado i lavoratori avessero ampiamente pazientato per il periodo
che doveva essere di “rodaggio”.
Si sa che l’erogazione del buono è legato alla presenza in
servizio e all’orario di lavoro svolto ma i lavoratori non sono messi
in condizione di verificare se il numero di buoni contenuti nella
card elettronica corrisponde al dovuto, che l’importo dei buoni sia
coerente con l’orario di servizio effettuato e, infine, a quale
periodo dell’anno gli stessi fanno riferimento.
Tutto è lasciato nell’ombra, nell’inspiegabile mistero e nella
casualità e, come un terno al lotto, ogni mese è una sorpresa:
avviene che all’interno dello stesso Ufficio alcuni lavoratori hanno
accreditati buoni del valore di € 3,00 e altri di € 4,50; avviene che
senza apparenti motivi, al momento del pagamento presso l’esercente,
scompaiano buoni che prima risultavano accreditati; avviene che non
sempre, nei pochi esercizi convenzionati, il POS è funzionante se non
del tutto inesistente.
Tutto questo non è serio e non deve fare parte di un’Azienda
seria!