Come sempre, quando si avvicina la fine dell’anno, salgono a dismisura
le attività di pressing “a 360°” che investono con violenza crescente tutto il
front end aziendale.
Ciascuna Struttura, per l’esclusiva parte di competenza, accelera, senza
soluzione di continuità, le azioni di stress tese al raggiungimento di obiettivi
che, ogni giorno di più, si scontrano con il buon senso, con l’etica, con le
regole, con i diritti delle persone, con altri (e diametralmente opposti) obiettivi
di altre Strutture aziendali.
E’ un melting pot insostenibile, un tritacarne alimentato dal personale di
front end che, tanto in M.P. che in S.P., viene “usato” solo in base alla
convenienza del momento.
Le priorità che sembravano “aziendali” diventano “di una parte”
(commerciale e qualità) divenendo improvvisamente trascurabili e secondari.
Le ferie rappresentano, invece, l’unico ed il solo obiettivo da
raggiungere. Ad ogni costo.
Anche a costo di non recapitare il prodotto, o rimandarne l’invio
dai cmp, o di svuotare gli uffici postali e le sale consulenza.
C’è ormai, in ogni azione aziendale, una sorta di schizofrenia che sta
diventando francamente insopportabile.
Perché è bene si comprenda che quel tanto di buono che questa azienda
riesce a mettere in campo è per larghissima parte merito e vanto della base:
Portalettere, M.Q., Capi Squadra, Resp. CPD, Operatori di Sportello, Specialisti,
DUP, Staff. ecc.ecc.
Chi dovrebbe indirizzare, coordinare, programmare, viaggia, totalmente,
su altri binari. Spesso “tre metri sopra il cielo”, come direbbe qualcuno.
In perenne, palese, contraddizione, assolutamente slegato dalla realtà,
dalla produzione, dal mondo della “fattiva operosità”, dalla concretezza tipica
della nostra gente, quella che “macina” chilometri sulle strade e quella che
“macina” clienti allo sportello.
Ora, distruggere attività commerciali pianificate, che appena qualche
giorno fa rappresentavano “la madre di tutte le battaglie”, ci sembra assurdo,
inconcepibile, assolutamente folle.
Svuotare le sale portalettere in uno dei, pochi, periodi di aumento dei
volumi, è altrettanto assurdo, quanto palesemente contraddittorio con il
linguaggio e le parole usate “dai Capi” fino a pochi giorni prima. Quando “la
Qualità” (giustamente) rappresentava il vero e solo obiettivo del nostro lavoro.
‘’Tanto, eventuali reclami ricadono sui responsabili’’.
Di fatto disservizi, paradossalmente, pianificati dalla stessa società !
E’ davvero tempo che qualcuno faccia pace con se stesso, in questa
Azienda!
C’è un principio, in fisica, tanto elementare, quanto incontrovertibile: due
forze, uguali e contrarie, si annullano.
Patrimonio di scienziati e di gente comune. Di tutti, tranne che da talune
figure della dirigenza di Poste Italiane.
Palermo, 25.11.2013 IL SEGRETARIO REG.LE SLP-CISL SICILIA
GIUSEPPE LANZAFAME