Facciamo riferimento all’entrata in vigore dell’obbligo di smaltimento della clientela
presente in ufficio all’orario di chiusura, collegata al riconoscimento della prestazione eccedente in
un conto ore dedicato, per evidenziare la necessità ,da parte dell’azienda, di prevedere e gestire con
immediatezza le problematiche che stanno scaturendo.
Infatti a tutt’oggi nessuna indicazione è stata data agli UP su alcune possibili ricadute,
riguardo, soprattutto, la sicurezza in genere:
– dal movimento fondi (orari di ritiro dei versamenti; possibilità di
esaurimento/superamento del fondo di riserva;
– alla gestione della clientela in sala (è stata definito un orario limite?
– È stato valutato il rischio collegato alla clientela all’interno della struttura chiusa?
Caricamenti ATM, Sfinge…)
Ancora, le strutture aziendali preposte non hanno fornito alcuna indicazione sugli accessi ai
roller cash, ai sistemi d’allarme, agli sportelli, che vengono interdetti, da remoto, superata una certa
ora. Ci si è già attivati in tal senso?
E per quanto riguarda i dipendenti: come si deve gestire la prestazione in eccedenza?
Purtroppo e come al solito, nessuna indicazione.
Tutto lasciato alla responsabilità dei DUP o al collaboratore……
Come dire: Anno nuovo, vizi antichi.
La mancanza di precise indicazioni Aziendali sui punti sopra evidenziati non potrà
determinare alcuna responsabilità da addebitare al personale.
Anche rispetto ad iniziative e comportamenti difformi sul territorio.
Nel rimanere in attesa di urgentissime direttive sulla materia riteniamo opportuno ricordare
che la materia è stata definita contrattualmente già da un mesi e che prende avvio dal 2012.
Siamo già nel 2012!
IL COORD. REG.LE QUADRI SLP-CISL IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL
Giuseppe Strano Giuseppe Lanzafame