In questi giorni, da più parti, ci pervengono indicazioni circa stravolgimenti che sarebbero stati apportati sulle valutazioni espresse dai DUP.
Tale iniziativa, se fosse confermata, porrebbe indubbiamente serie riflessioni sulla valenza di un sistema valutativo del personale che, sebbene all’apparenza giustamente delegato al DUP, sempre più invece viene gestito in altri ambiti rendendo vani gli elementi positivi di un moderno strumento di crescita quale dovrebbe essere.
La prima riflessione che ci poniamo è quella della necessità di coinvolgimento dei direttori in un processo che, nella realtà, non tiene in considerazione le loro valutazioni poiché definito, pianificato e cristallizzato altrove.
La seconda riflessione ci porta a ritenere inutile e defatigante l’attività del DUP protesa a gestire i colloqui con il personale, a condividere e spiegare ai colleghi una valutazione che rischia di non sentire propria in considerazione del fatto che le valutazioni vengono ormai effettivamente definite dai direttori di filiale.
La terza riflessione ci fa ritenere tortuosa la strada seguita per cementare il gruppo, per “fare squadra”, per motivare i colleghi, essendo la stessa intesa invece dai più quale scorciatoia e pianificazione poco chiara per trampolini di lancio o percorsi di espiazione.
Se le valutazioni sono propedeutiche a future gratificazioni economiche (importanti), la non corretta gestione del sistema valutativo porta inevitabilmente a ripercussioni sostanziali, anche sulle buste paga dei lavoratori. Non sempre conseguenti a limpide valutazioni.
Invece,ciò che purtroppo si ha la sensazione di registrare è la mancanza di considerazione circa la idoneità dei DUP a gestire le valutazioni del personale amministrato. Se così dovesse essere basterebbe semplicemente escluderli dal processo, compreso anche il momento della comunicazione al personale del risultato.
Tale ultimo compito infatti potrebbe essere svolto dal dirigente di filiale che si assumerebbe così l’onore e l’onere di formalizzare le valutazioni che egli stesso ha materialmente fatto.
La questione è diventata assolutamente dirompente per gli equilibri ed il clima interno degli uffici e non riusciamo a comprendere come non lo si recepisca.
Non sono segnali positivi quelli che si stanno trasmettendo ai DUP, pienamente coinvolti e responsabili per i risultati commerciali delle propria squadra, ma “incapaci” di valutare i pregi, i difetti, le professionalità che gestiscono. Buoni solo per caricarsi la croce, portare la “lieta novella” ai diretti collaboratori e “gestire” quel che ne consegue…
Palermo, 9.6.2010
IL COORD. REG.LE QUADRI SLP-CISL IL SEGRETARIO REGIONALE SLP-CISL
(Giuseppe Strano) (Giuseppe Lanzafame)