L’azienda licenzia gli inidonei al recapito.
Provvedimento grave e strumentale nei confronti dei lavoratori più deboli.
Questa O. S. è venuta a conoscenza di un provvedimento di licenziamento attuato dall’Azienda
nei confronti di un lavoratore inidoneo al servizio di recapito, applicato presso un Centro nel territorio
di Messina.
Da informazioni assunte, non ufficiali, l’unica e decisiva motivazione a causare la grave
determinazione è il fatto che il lavoratore, in possesso di regolare certificazione medica, ha la ‘colpa’ di
non essere abile, per motivi di salute, ai servizi esterni.
Si rimane sconcertati di fronte all’inaspettato “pacco regalo” che l’Azienda ha voluto
confezionare, in occasione del Natale, alla famiglia di questo sfortunato lavoratore.
Si resta sbalorditi dell’atteggiamento punitivo che ha improvvisamente intrapreso l’Azienda nei
confronti dei lavoratori più debilitati.
Risulta oltremodo evidente che l’Azienda, attraverso questo gravissimo atto, ritiene di
risolvere la delicata problematica che attiene agli inidonei e lo strumento che intende utilizzare
è quello dei licenziamenti in tronco.
Questa O. S. pertanto, a fronte di una così grave azione intimidatoria oltreché illegittima da
parte dell’Azienda che, per la prima volta, assume una decisione di proporzioni abnormi, riteniamo,
contraria alle vigenti normative di legge chiede, urgente convocazione con le parti sociali, presso i
vertici aziendali regionali.
Nell’attesa si porgono distinti saluti.
Il Segretario Regionale SLP-CISL
(Giuseppe Lanzafame)